Un anno fa… Giro d’Italia 2019, Geraint Thomas: “Al 95% non ci sarò, punto tutto sul Tour”
Geraint Thomas sembra aver ormai rinunciato al Giro d’Italia 2019. Se nelle scorse settimane erano emersi dubbi riguardo le scelte del calendario, con il vincitore del Tour de France che sembrava intenzionato a ritornare sui propri passi e partecipare ad una Corsa Rosa in cui avrebbe potuto ben figurare, oggi le incertezze sono sostanzialmente risolte. Dopo che Dave Brailsford aveva annunciato che la decisione sarebbe arrivata contestualmente al debutto stagionale, in programma oggi alla Volta a la Comunitat Valenciana, questa mattina ci siamo fatti trovare pronti in quel di Orihuela.
La risposta del gallese è stata abbastanza eloquente, indicando che “al 95%” non sarà al via del Giro. Resta un piccolo spiraglio, ma a questo punto, leggendo l’intervista completa che segue, sembra piuttosto chiaro che il Team Sky è intenzionato a schierarlo nuovamente al via della Grande Boucle assieme a Chris Froome, lasciando così a Egan Bernal i galloni di capitano al via di Bologna.
Questa sarà la corsa d’esordio dopo un inverno molto pieno, come stai?
Sì, è stato un inverno davvero impegnativo. A fine giornata potrò darvi una risposta migliore, ma non vedo l’ora di correre questa settimana. Sicuramente una crono di dieci chilometri è un buon test per le gambe, un bel modo per togliere un po’ di polvere. Vedremo, anche perché ho ripreso gli allenamenti più tardi del solito. Credo di essere stato sette settimane senza bicicletta, che è molto più di quanto sono abituato, ma da allora ho lavorato molto e penso di essere una forma decente per poter fare la corsa, aiutarei miei compagni e continuare ad affinare la condizione.
Durante l’inverno sei stato molto in televisione e hai vinto il titolo di sportivo dell’anno della BBC. Il tuo status è completamente cambiato, questa cosa ti colpisce?
Sono sempre lo stesso… Sono rimasto la stessa persona di sempre. Ovviamente, me la sono goduta, ma è anche piacevole tornare al lavoro di tutti i giorni. Semplicemente allenarsi, riposarsi, venire qui a correre e non pensare ad altro.
Non hai scelto la corsa più semplice per il rientro…
È vero, ma il meteo sembra buono. Il percorso sarà esigente e la tappa di sabato sembra molto dura, ma penso sia quello che mi serve. Un ritorno subito impegnativo per ritrovare il ritmo e continuare a migliorare la mia condizione per le corse più importanti a marzo e aprile.
Quindi qui non hai nessun obiettivo?
No, nessun obiettivo in questa settimana. È solo un ritorno alle corse.
Cosa ci puoi dire del tuo programma? Inizialmente sembrava abbastanza definito, con le Ardenne, il Giro di Svizzera e il Tour de France, ma recentemente è emersa l’ipotesi che saresti potuto venire al Giro…
No, punterò tutto sul Tour. Ho vinto l’anno scorso e sento che ci devo tornare. E se ci ritorno, devo tornarci nella miglior forma possibile. Tutta la stagione è costruita intorno al Tour e non voglio mettere la cosa in pericolo in nessun modo. Ovviamente il Giro è una bella corsa e mi piacerebbe ritornarci prima o poi, soprattutto dopo quanto successo nel 2017 (quando si ritirò in seguito ad una caduta provocata da una moto della Stradale, ndr). Il percorso di quest’anno sembrava anche molto interessante, ma, come ho detto, non voglio correre rischi in vista del Tour. È stata una decisione difficile, ma alla fine penso sarà una stagione abbastanza tradizionale.
Quindi ormai è deciso al 100% con la squadra, niente Giro?
Sì… insomma… al 95%.
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